martedì 24 marzo 2015

Io dico NO!

Una volta pensavo che  se ami te stessa riesci ad amare anche gli altri, ed invece oggi mi ricredo e sono pronta ad affermare che se ami te stessa  riesci a vedere chi ti circonda con più obiettività.

Diciamocelo onestamente viviamo la gran parte della nostra infanzia/ adolescenza e spesso età adulta cercando l'approvazione degli altri, facendo di tutto per farci accettare. Diventiamo simpatici, burloni ( a dire il vero non a tutti riesce), accondiscendenti, ipotechiamo anni e case in sedute di terapia perchè non siamo capaci di pronunciare quelle due semplici lettere che alcune volte possono fare male, ma altre possono cambiarci l'esistenza, non siamo capaci di dire NO.
 Non tutti sia chiaro eh, c'è gente che ha il problema contrario, ma se siamo onesti almeno il 99,9% di noi  ha nel suo pregresso dei NO che sono diventati SI per paura di non essere accettati.

Lo facciamo per svariati motivi, nel mio caso la mia  assertività era il modo per superare  i miei problemi di peso, non potevo essere quella figa che tutti desiderano avere nel gruppo per cui mi toccava essere  quella simpatica, più buffa che simpatica a dire il vero, e quella disposta  a "zerbinarsi" davanti a tutti. C'è da andare a comprare una stalattite all'Himalaya store??? Ci vado io! Ti serve qualcuno che menta e ti copra con tua madre mentre tu perdi la tua verginità in una zona sconosciuta a km di distanza? Tranquilla ci penso io! e cose del genere insomma.

Crescendo  cambiano i fini e gli obiettivi ma non la sostanza e così ti ritrovi ad accettare situazioni al limite della sopportazione per far andare avanti relazioni che si trascinano da ormai tanto di quel tempo che non  ricordi più nemmeno quando è stata l'ultima volta che hai potuto esprimere la tua idea senza essere accusata di essere una depressa con manie di persecuzione affetta da vittimismo acuto.

Per  questi e pochi altri motivi io mi sono accorta di aver vissuto la mia vita facendomi del male, perchè per quanto tu faccia  ci saranno sempre persone che deluderai, perchè quello che fai non sarà mai abbastanza e mai perfetto, anzi alcuni useranno le tue debolezze contro di te per farti sentire sempre in difetto  ogni qual volta tenterai  di alzare il ditino, come si faceva a scuola per prendere la parola, ed esprimere  quella che è la tua visione dei fatti. In quel preciso istante passerai  dalla simpatica e buffa amica alla stronza di turno che  "guardaquestachesièpermessadigiudicarmi."

Oggi, che almeno anagraficamente sono una donna, ho deciso per la seconda volta nella mia vita di liberarmi delle mie insicurezze e delle mie paure e di vivere, non con il ditino a mezz'aria, ma con il braccio ben teso, libera di dire ciò che penso ciò che mi fa male ciò che mi tarpa le ali, e se chi ho davanti scappa o volta le spalle beh belli miei sappiate che il problema è il vostro non il mio! :)

Per cui amici e amiche amiamoci un pò di più e mandiamo le nostre paure a prendere  quel famoso regalo sull'Himalaya e se non trovano posto sul volo  di ritorno speditegli un bel kit di soppravvivenza contro il gelo.

lunedì 16 marzo 2015

La mia personalissima opinione sul D&G gate? Non me ne importa una cippa fritta!
Insomma parliamoci chiaro tutti ad indignarsi sulle loro esternazioni,  alla fine tralasciando la scelta opinabile dei termini utilizzati (stiamo sempre parlando di due stilisti che hanno vestito per anni la Ventura) credo che ogni essere umano abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero.
Proprio per quel principio di democrazia e uguaglianza tanto acclamato dai nuovi bigotti di questo secolo.
Credo che troppo spesso si faccia confusione tra il rispetto e accetazione delle idee altrui.
Il fatto che io rispetti i gay piuttosto che che i trans o gli scaccolatori  compulsivi non significa necessariamente che io accetti  e sposi le loro scelte di vita. Io sono notorialmente un'esponente del movimento FPCTP ( fa un po come cazzo te pare)  basta che rispetti me e le mie idee i miei spazi .
Non so se sia giusto che due omossessuali possano avere dei figli, so ed ho sempre sostenuto che quello di cui un bambino ha bisogno e' AMORE.  Ho visto piu'ragazzini rovinati da pseudo famiglie del mulino bianco piuttosto che persone speciali piene di valori cresciute da un'unica figura adulta, che questa poi si possa chiamare namma, papa' ,nonna zia cugina o tutore e'solo un dettaglio.
Cercate di vivere piu serenamente volendovi bene e insegnando ai futuri uomini del domani che non e'con l'acredine e la prepotenza che si cambia il mondo

domenica 15 marzo 2015

E poi capita che e' domenica una domenica piovosa, la domenica dopo uno dei sabato piu tristi in cui la vita ha la meglio su di te, in cui tutta la positivita' niente puo' contro il destino. Una domenica in cui dopo l'incazzo la realta' delle cose negate si concretizza, in cui capisci quanto alcune cose non vanno mai date per scontate, in cui non realizzi che il tempo che abbiamo davanti e' limitato per alcune cose.
Domeniche in cui vuoi assaporare il silenzio allontanandoti dal rumore delle lamentele di chi non sa capire che grandi tesori ha vicino a se e dentro di se... una domenica in cui vai a ricercare dei documenti e SBAM! Ti arriva una mazzata che ti trafigge il cuore da parte a parte...

giovedì 5 marzo 2015

post quasi serio...

Sono sempre stata una sognatrice, fin da che io possa ricordare ho sempre sognato immaginato trasposto la mia vita in una immensa grande fantasia.

Mi è sempre piaciuto  immaginare le situazioni e manipolarle a mio piacimento, perchè quando chiudevo gli occhi potevo essere la bambina ricca felice imparentata con la famiglia reale Inglese che portava un nome altisonante come Elisabetta e non uno breve  e scialbo come Sara, non c'era nessuna sara famosa allora eccezion fatta per la Simeoni che in pochi conoscevano. Crescendo potevo essere la ragazza più carina della scuola o della comitiva quella che non diventa rossa davanti al ragazzo che le piace e che non la guarderà mai, ma quella che anzi spavalda se la tirava.

Nel mio immaginario potevo essere quella di cui avrebbero un giorno scoperto i, talento canoro e si sarebbe ritrovata improvvisamente su palchi immensi a tenere concerti davanti a milioni di persone urlanti.

Potevo essere la donna in carriera, realizzata, quella per cui  il lavoro era motivo di orgoglio , quella con la famiglia da mulino bianco che pure dopo 3 figli e 15 anni di matrimonio è sempre amata e venerata dal proprio uomo.

Questa capacità di sognare mi ha permesso di andare avanti nella vita, mi ha permesso di non soccombere alle avversità ma di trovare in esse sempre un lato positivo uno spiraglio sul quale costruire la mia vita felice, e  chi se ne frega se poi era solo un  sogno...io in quei momenti ero felice e soddisfatta e ci credevo!

Ora invece vivo nella paura, paura di non riuscire più a sognare, disillusa da tutto e da tutti...dove mi giro  vedo ipocrisia, menefreghismo, cattiveria.

Non credo più nell'amore perchè anche le coppie che apparentemente sembrano felici nascondono segreti e perversioni, e certe volte mi verrebbe voglia di prendere le mie amiche e scuoterle e dire loro "apri gli occhi!", ma non lo faccio perchè solo nei sogni queste ti ringraziano per ciò che fai per loro, nella realtà ti dicono di farti gli affari tuoi e si tengono ben stretto il cesto di corna che hanno in testa.

Non credo più nel lavoro e nella meritocrazia, perchè vedo che chi non si impegna va avanti e chi lo fa viene  quasi denigrato e sobbarcato di lavoro senza nemmeno un grazie come se tutto fosse dovuto.
Non credo più nell'amicizia, quella con la A maiuscola come l'ho sempre intesa io, questo è un mondo fatto di rapporti  di conoscenza più o meno approfondita , dove ognuno pensa per se.

Non credo più in me stessa perchè tutti i principi sui quali ho fondato le mie basi stanno crollando come un castello di carte.

Sono disillusa e questa cosa a me che a 7 anni immaginavo di essere la figlia di Albano e Romina non mi era mai capitata, non ho vissuto così male nemmeno la scoperta che Babbo Natale non esiste...perchè voi lo sapete che non esiste vero?

venerdì 13 febbraio 2015

Ci sono attese e attese, a dire il vero a me non sono mai piaciute, sono una pratica una che affronta le cose di petto, il più delle volte facendosi del male, non mi piace rimuginare sulle cose, non mi piace non poter avere il controllo, ma ci sono momenti nella vita che non puoi fare altrimenti che aspettare.
Sono quei momenti in cui il tempo si dilata in cui i minuti  sembrano ore interminabili, in cui  dopo un intero pomeriggio di attesa ti senti come se avessi vissuto il decennio più travagliato della tua vita.

In queste attese ripercorri la tua vita le fortune che ti sono state donate e alle quali hai sputato in faccia dando per scontato che ti saresti meritato di più, sono quei momenti in cui tutto il resto non conta e intorno a te si palesa una sorta di cupola ovattata all'interno della quale nente può penetrare.

Non mi piace aspettare ma devo, e lo voglio fare nel migliore dei modi, sconfiggendo la negatività, pensando positivo, trovando il sole anche in una giornata uggiosa come questa, sfatando il mito di un venerdì 13 vissuto a suo tempo con troppa importanza , con il desiderio di poter trasformare ogni lacrima versata in un tuo nuovo attimo di vita.

Aspetterò, combatterò il tempo, insieme a te e ne usciremo vincitori come dei grandi guerrieri quali siamo, come tu ci hai insegnato ad essere... tu che nel tuo silenzio ci hai insegnato come si combatte, e allora piccolo grande leoncino insegnaci ancora come si combatte e alla fine di questa attesa rideremo tutti per come tu ci insegni ad essere forte.

aspetterò, aspetteremo...e ci ritroveremo.

mercoledì 31 dicembre 2014

HNY ...

Eccoci qua  ultime ore dell'anno, i bilanci sono oramai un must così come la lista dei buoni propositi che non verranno rispettati.
Io non so se quest'anno voglio fare un bilancio, probabilmente non ne sarei capace, il 2014 per me è stato un anno di passaggio piuttosto strano e strampalato, non credo di poterlo definire né positivo né negativo è stato più un anno di transizione, di passaggio, che mi è scivolato tra le mani senza niente di realmente concreto.
Ho commesso sbagli, parecchi, ho fatto cose buone, poche, ho perso l'obiettivo ma forse lo sto ritrovando, in tutto ciò però penso di poter dire che questo anno mi ha insegnato delle cose:

non sempre fare del bene porta bene, anzi
ho aperto gli occhi su alcune persone ed ho capito che l'ipocrisia e l'opportunismo qui sono di casa
ci sono persone che hanno la vita spianata e non sanno riconoscere tale fortuna
ci sono persone che nonostante si facciano il culo per andare avanti si ritrovano sempre due passi indietro
 la professionalità non paga
l'assertività è una puttanata inventata dai seguaci della PNL ma l'unica cosa che ne ricavi è un bel calcio dove non batte mai il sole quando non servi più
 ci sono persone che l'umiltà non  sanno dove stia di casa
ci sono persone che continuano a vederti solo come vogliono loro, perché così gli fa più comodo, e rifiutano di accettarti per quella che sei
mi sono stancata di sentire gli altri lamentarsi ma quando provi tu a sfogarti  sei solo una lagna...

Lo so che sembrerebbero tutte cose negative ma non è così perché da questa lista di cose io ho imparato a farmi prendere un pochino meno per i fondelli.

Confido nell'anno dispari, confido in me stessa, negli obiettivi che mi sono prefissata, che ovviamente non elencherò primo perchè non importa a nessuno, secondo perché  ci son i soliti pronti a puntare il dito e ricordarti che non li hai raggiunti.

Confido in un miracolo... anche più di uno se devo essere ottimista.
Non vi augurerò felicità fortuna e cose belle, ma vi auguro di tutto  cuore di costruire la vostra fortuna e la vostra felicità con le vostre forze, perché diciamocelo le botte di culo le ha esaurite Cenerentola!


ps: non ho riletto una mazza di quello che ho scritto perché mi scoppia la testa e non mi va